Villa Dino

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Villa Dino
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Benvenuti in Calabria!
Il  mare di stupendo San Nicola Arcella.
La perla del Tirreno!
   L' Arco Magno
            Posto incantevole a poca distanza dalla villa.

La piscina!
Ad uso esclusivo dei residenti di Villa Dino.

Fornita di idromassaggio.
Solarium.
Doccia.

Illuminata con fari per immegersi di sera sotto la luna..
Il patio!
Posto all' ingresso della villa.

Ampio e in parte coperto.
Adatto alle cene sotto il cielo stellato.
Provvisto di gazebo e fontana.
non mancano le tavole e sedie per esterni.
Gli interni.!
Ampio salone con cucina.

Posto al piano terra.
Ideale per cucinare o mangiare all' interno.
Divano per guardare la TV.

Le camere!
Due sono poste al piano terra.
Altre due in mansarda.
La perla del Tirreno Cosentino!
Un belvedere a picco sul mare, alto 110 metri, di fronte all'Isola di Dino, ai piedi della Serra La Limpida (1519 m), termine meridionale del monte Sirino. Da qui lo sguardo spazia da Maratea a Capo Scalea su un panorama di indicibile bellezza: ampie spiagge tra antiche torri, piccole baie, rocce inclinanti verso il mare, in cui domina la brillantezza del blu tirrenico. San Nicola Arcella ricorda anche nel nome il tema del paese asilo. E' concentrato su una rocca (Arx in latino) e si affida alla protezione di San Nicola da Tolentino, venerato fin dal secolo scorso nella Chiesa sorta alla fine del '600. Su questa rocca si rifugiarono i superstiti di Lavinium, la piccola città romana, sorta dopo la caduta di Laos, nei pressi di Scalea, ed esposta a continui assalti delle popolazioni interne. E ancora da Scalea, nel '400 e nel '500, nella triste fase delle incursioni musulmane, giunsero altri profughi, che avviarono la costruzione del centro urbano su basi meno precarie. Nel '700 poi il Principe Pietro Lanza Branciforte pensò a far edificare il Castello, in contrada Dino, simbolo del dominio feudale, rafforzato dal matrimonio con Eleonora Spinelli di Scalea. Pescatori e contadini abitavano invece il Casale, diventato poi Casaletto, il nome con cui si indica tuttora la parte bassa del paese. San Nicola venne poi compresa nel Cantone di Lauria dall'ordinamento Francese nel 1799, ma nel 1807 sempre dai francesi venne riconosciuta come Università del Governo di Scalea e quattro anni dopo diventò comune autonomo. Il paese si sviluppò poi intorno all'ampio piano al di sotto della Chiesa principale. Qui nacquero costruzioni padronali che delimitarono l'attuale piazza Siciliano, un vero e proprio Salotto Cittadino, nel quale convergono le vie del centro storico. Oggi San Nicola Arcella è uno dei centri turistici più esclusivi della Calabria.
Palazzo del Principe di Lanza.
Con i suoi circa 3000 metri quadrati di superficie,
Le sue 20 grandi stanze, i suoi tre saloni, di un ampio chiostro
con una importante scala mal si presta a divenire museo statale.
Torre Crawford.
La letteratura nord-americana dell'800 passo anche per San Nicola Arcella.
Primo ancora di Hemingway, che amava le coste della Campania, un altro scrittore statunitense, nel 1877
approdò sulle coste meridionali italiane Francis Marion Crawford,
Autore a quel tempo già affermato di storie d'amore e di avventure ma anche di terrore.
Sbarcò nella baia di San Nicola Arcella mentre compiva un viaggio su una piccola imbarcazione
dell' epoca assieme alla maglie e a un fido marinaio. Si innamoro di questo posto
(“punta isolata da un uncino di roccia”si legge in un suo racconto),
ma soprattutto della torre cinquecentesca posta a difesa delle incursioni saracene.
Villa Dino.
Contrada Dino
San Nicola Arcella
CS - 87020
Italia









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